Conosci il segreto per rendere più giovane la tua pelle?

Stretta
connessione tra qualità della pelle e fattori esterni
Se pensiamo che l’invecchiamento della pelle cominci
alla comparsa delle prime rughe, ci sbagliamo. Eh già!
Se poi pensiamo che esista un tempo preciso in cui avrà
inizio l’invecchiamento fisiologico , beh sbagliamo ancora, o almeno in buona
parte.
Fortunatamente non tutti siamo uguali e sebbene esista
una linea di massima che segna un inizio dell’invecchiamento cutaneo, in
qualche modo, geneticamente predeterminata che si aggira dai 20 ai 30 anni, fattori esterni come l’alimentazione, diete
estreme, l’esposizione ai raggi UV naturali o artificiali, malattie croniche,
medicinali, fumo, inquinamento, stress possono accelerarne la precocità.
Il processo d’invecchiamento cutaneo, avviene
lentamente e in sordina accumulandosi
nella memoria della pelle, per poi esplodere all’improvviso e in modo
irreversibile.
La pelle del viso, che risulta maggiormente esposta ai
fenomeni climatici, atmosferici ed ambientali è sicuramente più coinvolta al
processo d’invecchiamento. Inoltre, non dimentichiamo che è anche quella che
utilizziamo di più per comunicare e che coinvolge tutta una serie di muscoli
detti pellicciai per esternare emozioni e stati d’animo.
Conoscere
la nostra pelle, per averne cura nel modo giusto
Con il trascorrere degli anni, la qualità della matrice
del derma comincia a modificarsi, il quantitativo di acqua diminuisce e,
inevitabilmente anche le fibre si atrofizzano.
La produzione di collagene rallenta e anche l’elastina
che garantisce l’elasticità, fanno perdere alla pelle la sua dinamicità.
La pelle femminile è maggiormente soggetta, rispetto a
quella maschile ad inaridirsi e quindi il processo d’invecchiamento è
maggiormente visibile.
Infatti nelle donne il ruolo ormonale interferisce
nella diminuzione sia dell’apporto idrico che della quantità di collagene, con
la conseguente riduzione dello spessore e della densità cutanea.
A tutto questo si aggiunge un rallentamento delle funzioni di eliminazione delle tossine, un cambiamento della termoregolazione, la sintesi della vitamina D e la funzionalità endocrina. La pelle si secca più facilmente, si può macchiare con l’esposizione prolungata e non protetta alle radiazioni solari e il tessuto adiposo comincia ad indebolirsi.
Come possiamo intervenire per ritardare l’invecchiamento cutaneo?
Indubbiamente una dieta sana, ricca di antiossidanti,
oli vegetali, acqua, succhi freschi di verdura e frutta rigorosamente bio,
unita ad un regime di vita non inquinato da fumo e stress, contribuiscono
fortemente a dettare, alla nostra pelle, un ritmo decisamente diverso e più
longevo. Il tenore d’acqua è fondamentale per la sua bellezza e la sua salute.
La nostra pelle, essendo impermeabile, non rinviene
certo attraverso l’applicazione di compresse d’acqua.
Ma esistono delle sostanze semplici, presenti in natura
che possono intervenire in modo efficace sulla perdita d’acqua transepidermica.
Sono i grassi di piccole dimensioni, gli unici che
riescono a penetrare la barriera, grazie al cemento intercellulare
dell’epidermide. E’ proprio la qualità di questo cemento che determina il
tenore d’acqua trattenuto delle cellule e che quindi idrata, prevenendo i segni
del tempo. Oli e burri vegetali biologici ricchi di acidi grassi complessi, di
frazioni insaponificabili come il Burro di Karitè, l’olio di Argan, l’olio di
Cocco, cera di Jojoba, burro di cacao, olio di ricino ( contenuti in SolidOlio bio) sono prodotti mirati per
migliorare la qualità della pelle. La dermo compatibilità di questi grassi è
dettata dalla similitudine che essi hanno con quelli di cui madre natura ci ha
dotato.
Saranno proprio loro a risvegliare la nostra pelle assopita,
riportandola nuovamente morbida elastica e luminosa.
a cura di Manuela Frigatti
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