Immaginati in forma... puoi!

A chi non è mai successo di inorridire nel camerino di
un negozio?
Finalmente sono riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo
per me.
Cosa c’è di meglio di un paio d’ore di sano shopping, per
tirare su l’umore? Da qualche settimana ho fatto qualche taglio alla mia
alimentazione (troppo carica e di dolci e carboidrati…mea culpa) e inserito un
po’ di allenamento per sentirmi più sgonfia e in pace con la mia coscienza. Ma
che fatica!
Mentre passeggio per
il corso, mi fermo a guardare le vetrine dei negozi. L’universo sembra
mettermi alla prova: creme, budini e tartellette alla frutta sfilano davanti ai
miei occhi senza pudore. Ma resisto, ripetendomi il mantra antiattacchidifame.
In questo momento di cambiamento, sono attratta da
tutto quello che può farmi sentire snella e slanciata. In più la bilancia
sembra essere dalla mia parte, regalandomi ogni mattina il bonus di qualche
etto. Prova inconfutabile di aver perso una manciata di chili, anche se non ben
quantificata. Per farla breve, dopo l’ennesimo manichino, li vedo: un paio di
pantaloni rigorosamente scuri (il nero “sfina”)disegnati per me che sembrano
chiamarmi. Il taglio è perfetto e la lunghezza pure, dal momento che non sono
una stanga. Già me li vedo addosso. Entro. La commessa mi accoglie come se
fossi la Roberts. Dopo la sua occhiata sapiente mi ritrovo tra le mani una
taglia ”M” il baluardo, che afferro, quasi inchinandomi con gli occhi lucidi di
commozione.
-I camerini sono qua- mi dice con voce suadente accompagnandomi
in un’area appartata ma illuminata a palla. Non vedo l’ora di vivere l’emozione
di una taglia “ M” dopo anni di L e Xl. Libera dagli strati a cipolla ecco che
alzo la testa e…per poco non cado a terra lunga e distesa.
I proiettori infernali del camerino hanno messo in evidenza cuscinetti di depositi adiposi, buccia d’arancia disposti sulle mie gambe in ordine sparso e un paio di glutei atonici. Mi ci vuole un po’ per realizzare che quella sono proprio io. – Ma non ero dimagrita?- Ammutolita e con la testa bassa mi rivesto, restituendo alla commessa il pantalone ancora integro di piegatura e mi allontano in fretta domandandomi dove sto sbagliando.
Trattamenti
cosmetici mirati fanno la differenza
Per rimettersi in forma, oltre a buon
lavoro di terreno ( alimentazione bilanciata e movimento adeguato), serve qualcos’altro.
Lo stress accumulato nel corpo dal
rallentamento del circolo, dall’edema e dal conseguente appesantimento oltre a
creare tensioni interne, trattiene tossine, scorie metaboliche che
infiammano i tessuti in profondità, gravando sulla fluidità dei movimenti e
sullo stato di BenEssere generale.
Contrastare la ritenzione idrica e la stasi venosa che rappresentano due dei principali fattori predisponenti e favorenti l’insorgere della formazione della cellulite è molto importante. Ma l’abbinamento di prodotti mirati con il massaggio localizzato, aumenta moltissimo i risultati che vogliamo ottenere.
Utilizzare fanghi senza risciacquo ad alto
contenuto di principi vegetali antiedematosi, capillaro- protettivi,
bruciagrassi e antinfiammatori ( come Edera, caffeina, Escina, Centella, Rusco, Zenzero,
Peperoncino, thè verde,
Aloe, Arnica), abbinati al Peeling meccanico detox a base
di Pianta
carnivora, microcellule di Bambù, nocciolo di mandorla e albicocca, alghe Verdi
azzurre e Argilla bianca che attraverso un’energia dinamica,
rimetta in movimento il nostro sistema linfatico impigrito, è di grande aiuto
per liberarci in modo mirato da adiposità e la buccia d’arancia localizzate.
Così da adesso in avanti la “ prova
camerino” non ci farà più paura!
a cura di Manuela Frigatti
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